giovedì 23 gennaio 2014

Fico d'india dell'Etna, un fico d'india DOP

D)  Quando un prodotto ottiene il  riconoscimento DOP? 
Quando le sue caratteristiche sono inimitabili. Perchè ciò avvenga deve essere coltivato nelle zone descritte dal disciplinare. Le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica ben delimitata.
D) Perchè quello dell'Etna è particolare.....
Il 90% dei fichi d'india che si coltivano in Italia, provengono dalla Sicilia e il rimanante 10 %  dalla Puglia, Calabria e Sardegna. Il Fico d'India, per vivere bene, diventare dolce e profumato, ha bisogni di ambiente molto siccittoso e questo  lo si trova facilmente in alcune zone della Sicilia, come la zona che circonda l'Etna.
D) Come fa  a vivere senz' acqua?
I Cladodi (le pale) sono ricoperti di una spessa cuticola cerosa e il parenchima è costituito da strati di cellule che fungono da riserva d'acqua. Questa pianta, come tutte le cactacee, è dotata di un particolare metabolismo fotosintetico, chiamato fotosintesi CAM, cioè l'assorbimento dell'anidride carbonica e la traspirazione avvengono di notte, quando la temperatura è più bassa e l'umidità più alta. Le perdite d'acqua per traspirazione, in questa maniera,  sono molto ridotte.
D) Perchè , quando cerchiamo di togliere le spine dalla nostra pelle, quasi sempre si spezzano?
Le piccolissime spine sono formate ad uncino, quindi si impiantano saldamente ed è sempre difficoltoso farle uscire.
D) Quanti tipi di fichi d'India esistono?
Tre, quello giallo, il più popolare e il più saporito. Quello rosso, di sapore più deciso e ricco di Betaleine(betaciani), coloranti naturali che servono anche per la nostra salute e bellezza. Infine, c'è quello bianco che è il più delicato. Anche la forma è diversa: c'è quello a barilotto, quello gigante, quello molto allungato e tutti hanno circa 300 semi all'interno.
D) Perchè ne parliamo a maggio?
Perchè fra un mese comincia la raccolta che continua fino a Natale, con i famosi bastardoni.. Prima di partire per i mercati, vengono despinati, in modo da evitare che le piccole spine finiscano nella nostra pelle.

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