Tralasciamo per un momento i post dedicati al Natale e torniamo ad occuparci di piante grasse, rivolgendo la nostra attenzione ad una di quelle maggiormente conosciute ed apprezzate, vale a
dire il Fico d’India (Opuntia ficus indica).
dire il Fico d’India (Opuntia ficus indica).
Appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originario del Messico, il Fico d’India non è amato solo per la sua forma caratteristica e bella da vedere, ma anche per i suoi frutti saporiti e gustosi e per le sue pale commestibili.
La pianta è caratterizzata da fusti eretti formati da pale ovali, appiattite e spinose, lunghe dai 30 ai 70 centimetri. Da maggio a settembre produce infiorescenze molto vistose con colori che vanno dal bianco al giallo all’arancio, a seconda della specie. I frutti invece sono rappresentati al grosse bacche (i classici fichi d’India) ricoperte di spine, dal colore verde che si trasforma poi in arancio o in rosso vivo nel periodo della maturazione.
Generalmente il Fico d’India cresce all stato spontaneo, ma è possibile anche coltivarlo nel proprio giardino, impiantando una pala, dopo averla lasciata asciugare per una quindicina di ore. Allo stesso modo può essere coltivato in vaso, ma in questo caso dovremo accontentarci di una pianta di dimensioni ridotte e priva di frutti.
Come coltivare un Fico d’India? Le regole da seguire per una buona riuscita dell’operazione sono poche e semplici. Prima di tutto dovremo aver cura di porre la pianta in una posizione soleggiata, preferibilmente nei pressi di un muro che possa ripararla dalle intemperie invernali. In ogni caso, ricordiamo che l’Opuntia può sopportare anche temperature molto rigide (fino a -10°C), adattandosi quindi a qualunque tipo di clima
L’innaffiatura deve essere regolare nei primi anni di vita (una volta al mese), mentre le piante adulte si accontentano dell’acqua fornita dalla pioggia e richiedono sostegno solo in caso di prolungata siccità.
Un ultimo consiglio per i principianti del giardinaggio: il Fico d’India è una pianta bella da vedere ed utile per la nostra tavola, ma le sue spine potrebbero creare fastidiose irritazioni alla pelle. Maneggiare con estrema cura!
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